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La strategia del sorriso
Sì avete letto bene. Ho intitolato questo post proprio così: la strategia del sorriso. Abbiamo trasformato la vita in una strategia. Tutto è organizzato e ci viene illustrato, inconsapevolmente. fin da quando siamo piccolissimi. Ci fanno crescere con le istruzioni per l’uso. Questo si fa. Questo no. Peccato che tutto quello che si fa da piccolissimi altro non è che espressione di “bisogni fisiologici”. Il ruttino. La scorreggina. Lo starnutino. Il ditino nel nasino (vabbè questo forse no). Però veramente. Sono tutte quelle cose che, piano piano, i genitori vietano ai piccoli della famiglia. Che crescendo, si sentiranno sempre più costretti e costipati. Non scoraggiate i piccoli dall’espletare le proprie “funzioni fisiologiche”. Non sono queste che li renderanno “educati” e “conformi” quanto piuttosto sofferenti. Saranno i primi momenti in cui cercheranno rifugi. Si nasconderanno per “fare qualcosa” che è comune a tutti. E li renderanno “vulnerabili”. Perchè “gli altri”, nel momento in cui, non riusciranno a “trattenersi”, li giudicheranno, li derideranno, li disprezzeranno. Davvero questo vogliamo? Davvero a questo ci siamo ridotti? Insegnamo ai piccoli a essere liberi ma non maleducati, a mettere una mano davanti alla bocca ma non a “chiudersi”, ad amare e non a disprezzare. A scoprire la bellezza del proprio essere umani. La fisologia umana è così meravigliosa, perchè stroncare le attività di una vita? E poi, ci pensate a quanto sono belle le foto spontanee? Quelle in cui ciascuno di noi ha un’espressione così particolare, così naturale, da sollevare un sorriso benevolo. Sì, proprio quelle che evitiamo fin da sempre. Ecco anche quelle “bocciamo” e ai piccoli insegniamo in “sorriso costruito”. “Dai, su, fai un bel sorriso. Dai, dai”. Ma dove si è visto mai, un sorriso a comando? Oggi, un pò ovunque, però, il sorriso è così bello e vero solo quando è spontaneo. E allora invertiamo la tendenza. Torniamo alla verità dei nostri gesti primordiali. Riscopriamo la bellezza di non essere costruiti ma liberi. Fin da bambini, ritroviamoci bambini. Sarà il primo passo verso la felicità. Parola di Gg