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E’ lui il principe dell’Amore gentile
E rimane l’amaro in bocca di quel caffè non goduto. Di quel momento condiviso insieme che, insieme, ora non è più. Rimane il gusto prezioso del ricordo. Il ricordo che non è malinconia, per quanto strano possa sembrare, ma è gioia. Gioia di averti incontrato, conosciuto, ed è proprio il caso di dirlo, vissuto. Sei stato e ora sei, quella presenza costante che accompagna ogni giorno. La delicatezza dei tuoi gesti, scanditi dalle piccole movenze della delicata espressione del tuo volto. Sei l’immenso abbraccio avvolto in un regalo che ora rimarrà per sempre. Sei il buongiorno improvviso che appariva da quella porta che ora, provvidenzialmente, è chiusa per sempre. Sei il principio ispiratore di tanti gesti. Tu, così gentile, pacato, schivo, quasi ogni sera, mi suggerisci di agire serenamente. Di lasciar correre tante cose. Tutto passa. Di non intestardirmi se qualcosa, all’apparenza, sembra non andare. Pazientare. Un passo alla volta. Solo così si può capire, agire, smuovere e, perchè no, cambiare. Tu, amico. Tu, collega. Tu, padre di famiglia, grande e preziosa famiglia. Tu, marito premuroso e ricco di amore. Tu, fratello orgoglioso. Tu pescatore, attore convinto, con quelle parole sempre accavallate l’una sull’altra, mentre la bocca si apriva in un sorriso, sussurrando di nuovo le medesime parole. Tu sportivo salutista. Tu scrittore, giornalista e “cassintegrato”, forte della sua superiorità di animo gentile. Tu, nei miei giorni. Tu, nei miei sorrisi. Tu, caro Luca, presenza costante di ogni parola tracciata in questa vita. Tu legante e collante per tante persone che hanno amato il tuo sorriso, i tuoi candidi occhi, le tue mani operose. Tu, approdato in questa vita. Tu sollevato da questa vita, non per capriccio ma per un progetto, sicuramente, superiore. Tu non più qui ma costantemente qui. Ora, domani e domani ancora. E per me, tua sincera e riconoscente Amica, il ricordo di un rinnovato augurio di “buon compleanno” almeno fino al 2019, che mi farà sorridere, piangere, ridere delicatamente, ma soprattutto mi spronerà a indossare sempre più spesso un naso rosso, ripensando a quella dedica alla “principessa del sorriso”. Grazie principe d’Amore gentile.
Giovanna Giaquinto